Oggi più che mai, reduci da una pandemia mondiale ancora in corso, siamo capaci di comprendere quanto siano importanti la ricerca e lo sviluppo costante di nuove metodologie atte a prevenire o curare delle patologie potenzialmente letali.
Una delle malattie più aggressive e letali, per la quale è ancora difficile trovare una cura definitiva, è il cancro. Infatti, il tumore maligno comporta non solo il rischio di morte, ma anche una mediocre qualità di vita.
Negli ultimi anni gli scienziati si stanno impegnando per cercare di trovare delle cure selettive per questa malattia, in modo da evitare terapie che vadano a ledere anche tessuti che non sono interessati dalla patologia.
Una metodologia che potrebbe acquisire sempre più valore nella lotta ai tumori è il vaccino. Questa terapia consiste in tre fasi principali:
- prelievo di cellule tumorali e anticorpi del malato;
- messa a contatto di queste cellule in un lisato, in modo da scaturire la risposta degli anticorpi contro le cellule maligne;
- iniezione degli anticorpi nel malato.
Il vaccino per il cancro ha lo scopo, quindi, di attivare la risposta immunitaria contro le cellule maligne, in modo da sconfiggere anche i tumori negli stadi più avanzati, con meno effetti collaterali.
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